Orde di
pietà
ego-solidali,
finti
cuori
solitari;
Strilli
virili
virali
in linea
col
pensiero
violento
virale
da
clinica...
sono
grande
filantropo
affilando
il
buonsenso...
la
verità:
non
frega nulla
a
nessuno;
a
livello pratico
praticamente
è un
balletto
su chi è
il più
bello...
a
livello teorico
è un
tango,
"tango
famiglia"...
mentre
il corvo
estremo
dall'altra
sala da
ballo
risponde:
<fascio-e-sfascio>.
.
A mano
alzata o pugno chiuso
nel
ritmo incalzante
della
musica tambureggiante
del
tempo che si fa attuale,
resistono
poco i sentimenti
perchè
sono presi a noleggio
per
confermare il proprio
ideale...
idea, partito...
schiEramento;
schiAramento
anale,
dittatura,
libri da leggere,
carne da
non mangiare,
da non
sbarcare, divisi,
divise,
alzare la voce,
alzare
muri, alzare la croce...
ricchi e
poveri, la biondina dei,
classe
media inesistente,
non
pervenuta, Vento a Canosa,
pubblicità
dei media,
mai
prendere una mezza/pinta,
influencer
dai spinta alla moda
nel baratro
del salario insipido;
rap,
rapa in banca, banca in sold out,
sono
ricco e violento, spacco il mondo,
il mondo
non è tondo, fumo maria, prego Maria,
bacio
Maria, rivoglio i Marò!...
.
Sono nel
mondo dell'immagine
e non
immagino, leggo grandi pensatori
non
sapendo pensare, milioni d'informazioni
mi hanno
reso disinformato a palate
ma a
palestra mi voglio segnare,
nel nome
del padre e del figlio,
lo spirito
è santo insieme alla tonica;
la
camicia, la sciarpa, il cappello,
commento
ironico, commento sarcastico,
commento,
omofobo, commento insensibile...
siamo
distanti, arrabbiati, stanchi, sempre distinti,
distintivo,
disinvolto, avvolto, storto
e non ci
troviamo d'accordo...
i
potenti sono d'accordo...
diplomatico,
diploma, laurea,
aureola...
sole, sale, soli...
indietro,
un po'di silenzio,
sorridi,
tutto questo è vento...
.
Maestrale,
maestra, maestà,
picchio
il bimbo, picchio sua mammà,
e odia i
gay, odia chi odia i gay,
odia chi
odia, oddio son tutti
ad
odiare, fondamentale non
far
vedere che hai paura;
fondamentalisti
dell'Itis,
il cartellino
è grande,
obliteremos,
convinzioni,
vinci
una bambolina,
gonfiabili,
gonfiabile,
gonfialo,
cazzotti,
cazzoni...
.
Siamo un
popolo di deficit,
carenza
matematica nel
due più
due, che fa
quatto
quatto;
calo lo
spread
devo
pippare...
la
storia che ha commosso
il web,
il povero ragazzo
diventato
milionario...
ci sono
le elezioni
e allora
mi faccio vedere,
mi
faccio vedere da uno bravo,
bravi,
applausi, c'è l'erezione,
io
voglio fare del bene, del pene,
toglimi
la pena, toglietemi la penna...
.
Emigro,
tu non sopporti i negri,
io lecco
i vetri ai semafori,
foro,
cambio la gomma, io voglio
la tua
donna... il terrore
che
prima era dei terroni,
dopo, è
prima gli italiani;
mentre
raccolgo arance al caldo
il
freddo mio cuore ti accoglie
ed esco
il cane che è mio amico
ed il
gatto che è dio,
un po'
come vi sentite voi...
.
Ho vinto
un premio alla memoria
poichè,
io, ho resistenza;
l'impertinenza
tira fuori
tutti i
morti, mentre i morti
di vita
stanno a fare gli estremi,
estremi
rivoluzionari, per accattare
un po'
di figa, un punto di fuga,
un Like,
una scarpa Nike...
ho
bevuto da Starbucks
la balla
dell'anarchico insurrezionale
con le
sue Clark antisommossa
ed il
capello all'aria;
come un
aria di quattro stagioni,
di una
pizza in compagnia,
di una
pizza da soli, che pizza,
di Vivaldi,
degli scaldavivande
Euronics...
.
Esce lo
smartphone, esce il cane
abbandonato,
Abbondio, don,
don
lurido bastardo; c'è un App,
applicati
un po' di più,
apple
pie è dolce fumante
senza
cristalli liquidi...
faccio
la fila, fila e fondi,
compro
il prodotto, mi fa pro,
mi fa
dotto; scontrino, coltellino,
dolorino,
fattura elettronica
della
strega di stato;
porta
male, pagare...
.
Se vuoi
mi puoi pure bannare,
stalkerare,
e tutti i contrari;
contrariati,
contradaioli
dal
nazi-onalismo pensare,
ma
rispetto sì per il pompiere;
Pound è
poeta e De Andrè cantautore
abbiamo
politici su cui sbavare;
il
carabiniere non mi deve beccare
a
sfumacchiare e comprare, marocchino,
lì ci
puoi trovare tutto il più bel
pensare,
de tacco e de punta,
le manifestazioni,
domani,
in
strade diverse, di versi,
urla e
libertà; mi rubano
in
appartamento, sgomento,
tiriamo
a campà...
.
Voglio
ordine e pulizia,
mi
ubriaco e vomito...
voglio
giustizia
falsa e
nella mischia...
mi
arrendo, rendo il corpo,
la mente
che mente, il gioco
del
porco, l'oca; sei malato,
corri in
corridoio, paga
il
primario, prima era Mario
a
prendere il fungo, adesso
il
copriletto che prende
la
muffa; la spondina
piegata,
sei di un'altra
spondina...
ancora ideali,
ancora
saggi, poco saggi,
di uomini
saggi, che dicono
cose
sagge e uomini che
si
mettono l'uno contro
l'altro,
ics, due,
la
schedina è morta
encefalogramma
piatto;
schermo
piatto,
piatto
di spaghetti,
birretta,
nazionale,
Peroni
fredda, forza
Italia
al nove
per
cento; cento anni
di solitudine,
divorati
dalla storia,
dalle
storielle,
dalle
fazioni,
dai
faziosi
casinisti...
.
Facciamoci
una tisana,
di timo,
di limo;
ma temo,
temo te,
temo che
ricominceremo
a
litigare, per cosa,
per
l'umanità,
per
qualsiasi cosa;
casa
chiusa, carnivori vs
vegetariani,
terrapiattisti vs
terra
non so, sentimentalisti vs
etc, etc...
e poi perchè non un caffè?
Le
tisane non son per i duri, e lo zucchero?
Fruttosio
no, zuccheri bianchi e puri,
per il
grezzo c'è un movimento
che
critica la sua inefficacia;
caciara,
cacio e pepe e forza
Roma,
Romolo a remo arriva,
anche
San Remo arriva,
ed il
natale non so,
quando
arriva,
arriva...
.
Ho
bisogno di fare i bisogni,
bisogna
avere uno scopo nella vita,
ma non
scopo la tua verginità
d'essere,
il tuo spazio
vitale,
il tuo ossigeno,
la tua
comoda alcova,
il tuo
Commodore 64,
il tuo
sessantotto
comodo o
meno;
non
m'importa,
non
impongo
una
tassa
sulla
poesia,
ne mia,
ne tua...
per
quale ragione
posso
osare un commento
crudele,
un crudo sapere,
senza
sapere, oppure no,
è uguale...
non
importa superare,
prevaricare,
ostacolare
quando
sei a poesia
sussurrare;
il firmamento
che
entra negli occhi,
il
profumo selvaggio
della
natura odorare;
non
importa nulla
di
quello che come
meteorite
piove...
sento le
emozioni,
lontane
dal chiacchierare
e dalla
marcia inesorabile,
insana e
marcia,
nella
produzione
di un
ruolo...
.
Battersi
per i propri diritti,
storti,
battendo i tasti, battendo
tasti
dolenti, inerenti all'attualità;
battendo
il tempo che scorre
con una
preziosa inutilità,
senza
esser ascoltati veramente,
senza
veramente averne facoltà...
tuttologi
di tutto il mondo
disunitevi
su qualsiasi tema;
uno
spettro si aggira per l'Europa,
è lo
spettro del qualunquismo...
ho la
verità in tasca, non disdegno
di
metterlo contemporaneamente
in tasca
al mio prossimo;
in un
futuro prossimo,
prossimo
sposo, esco
dal
gruppo, divento
macchina,
ibrida,
ibrido
soggiorno;
la
quotidianità
di ogni
giorno,
per
spedirmi al creatore
già
morto, senza ricorso,
senza
rincorsa, senz'anima,
con
postura prona, un bel posto;
ogni
tanto un post socialmente
buono,
peccato, era una brava
persona...
.
Io non
disdegno la musica,
ma anche
leggere e perchè no
il
calcio... non tengo una corrente,
prendo
la corrente come viene;
Trap per
me è un allenatore
e non mi
vergogno di legger
un
manuale sui miei amati gatti...
non inorridite
intellettuali,
non
sogghignate tifosi,
non
guardatemi con quell'aria o voi
musici
di metallo o rock selvaggio;
saltello
in ogni ingranaggio
con la
faciloneria di un matto
e rido
perchè non mi importa
un
cazzo, non ho logica,
non son
pedone di uno scacco;
abbraccio,
romanzo, arte
senza
che vi sia performance
da
biglietto, senza pennello,
a
boriosi incapaci
in
tristi musei...
sei tu
quello che non sei,
io non
lo so, viaggio, anzi
resto,
la povertà è in ogni
angolo,
non solo a Calcutta
o
Frosinone, la tachipirina;
la gioia
divina del santo
che
spogliandosi di tutti
i vizi,
ne ha acquisito
uno
peggiore: credersi dio...
.
Avevo un
progetto
ma
scivolo sulla banana,
precario
che la casa
non
compra; faccio un sit-in
dopo
essermi rigirato il baffo
dal
barbiere... se non va apro
una
start-up e vado ad abitare
in un
complesso di ville a schiere,
sulle
schiene, è complesso, muratore,
moneta
unica, unica via
là in
fondo alla collina;
scivolo
sulla banana
dei
pensieri...
reggo
l'alcol perchè
mi vuole
bene, scivolo
sulla
banana delle emozioni;
la
protesta delle diciassette
è stata
rimandata poichè, sembra,
che
quell'ora non sia triste
ma sia
happy-hour...
il
lavoro è duro
non come
i duri
che lavorano
duramente,
orgoglio
e
prepuzio...
arroganza
in saldo,
saldo un
pezzo,
l'altro
saldo sul divano...
nessuno
fa sconti...
.
Scivolo
via...
in
questo caos di persone
che
blaterano, si spintonano
e
vomitano... per restare
solamente
aggrappati
all'albero
della
propria
vita...
.
Scivolo...
cado
continuamente
nel
gorgo,
tra poesia e realtà...